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domenica, dicembre 13, 2015

Tra l'anno 2015 e 2016

Tra l’anno 2015 e 2016
L’uomo ricorda quando è nato il Bambino
25 dicembre di un nuovo mondo
non è leggenda ma antica memoria
ora sento campane, suonano al vento
un suono oggi senza senso
indifferenti le note risuonano d’echeggi
loro non sanno di un profondo mutamento.
Guarda, l’ultima all’orizzonte è la mia stella
sotto la sua luce scrivo tutte le mie poesie
la stella da sempre è li, non sa chi sono
ugualmente mi compiaccio della sua approvazione
viali di salici carichi d’acqua
dai rami lievemente scorrono gocce
come lacrime bagnano questo mio tempo
è inutile aggiungere anche le mie
solo la storia lo può fare.
Non posso fermare il tempo
confesso: m’è scivolata una lacrima
 mentre vi stringo, miei Cari, sento che
siete il mio meraviglioso specchio
chiudo gli occhi rincorro ogni attimo
una delicata linea dove riempio anche i vuoti.
Di certo ci saranno molti giorni nuovi
dove il sole rincorre la notte
dove il mio cuore cesserà di battere
non importa se il sonno s’allunga nell’eterno
nell’esistere colmerò tutti miei sogni
in concentrici cerchi s’allargano sull’acqua
da dove lentamente si leva velata foschia
sale in cielo dissolvendosi nello spazio che sovrasta.
Bruno Gasparri


martedì, dicembre 08, 2015

Sfide


Sfide

Cerco parole per replicare immagini,
emergono e scompaiono
semplicemente per lasciare posto ad altre
fugaci istantanei fotogrammi
sempre trascengono la realtà.

L'immagine diventa parola
nasce per narrare la storia
la maggior parte è biografia
la stessa si afferma nell'estinzione
comunicando notizia quando è già trascorsa.

Aleggia nel passato
riemergendo non è più la stessa
il presente la corrompe
resta solo una fragile sensazione.

Il tempo deve mantenersi in movimento
non replica mai se stesso
solo il ricordo cerca di farlo
parole/immagini esistono
ne certifica il loro trascorrere.

In questo modo il "narrarsi"
diventa dramma, felicità e tristezze
eredità acquisite, insegnamenti
esperienze vissute da altre vite
con esse l'attimo iberna si perde
nei limiti invalicabili delle capacità.

Così razionalizzo sfide
il divenire in un esistere
oltre il luogo dell'essere
supera il coniugare
passato, presente e futuro.

Bruno Gasparri

Miraggio

Miraggio

Ho inseguito un sogno
è solo riflesso d’amore
sciolto nelle pieghe del vespro del giorno.

Ora sono qui a raccontare del suo mare
del suo vento, del suo essere.

Fallace debole ricordo
il cuore batte l’attimo, saturo, stanco,
nel nulla accompagna l’anima
in frammenti scompone la luce
candida ovattata manifesta l’esistere
velato nel bianco il piacere della bellezza.

Respira lento il battito del tempo
il pensiero trina inconfessabili desideri
ricordi si immergono, turbinano intensi
non trovano voce o perché a pudori nascosti
solo silenzi carichi di vergogna.

A volte l’io vola troppo in alto
abbagliato da troppi riflessi d’amore
rinchiuso, gelosamente custodito nella mia oasi
dove la duna solitaria dialoga con le stelle
vive nel voluto miraggio
dove la vita è solo poesia.

Bruno Gasparri

Senza tempo

Senza tempo

Al vento ho affidato la voce
l’utile arpeggio l’avvolge
folletti gioiosi danzano
mentre Lei sull’altalena dondola, dondola
solo il vento la spinge.

Un gioco di un tempo ora sogna una donna
lo sguardo s’allunga tra il verde e fiori
poi cattura le stelle per i suoi desideri
come d’incanto il senso dell’eterno sovrasta
dove Io del tutto maestro
in cielo dipingo il sole fermo nel tempo
il blu del mare e spumeggianti onde
per condurti sull’isola dove l’amore
non ha tempo per morire.

Bruno Gasparri

venerdì, ottobre 30, 2015

Palestina

 
Palestina

Nella notte un grido
nell’eco all’alba rimbomba
suono di passi d’anime innocenti
dentro silente pianto
fallace preghiera al cielo rivolta:

“Perché Dio all’uomo tutto perdoni?”

La mia voce in nascosti pudor tace
manifesta un solo celato attimo
mentre i cedri nei sacchi fermentano
solo nei libri vi è scritta la promessa
travisata nell’essenza e nel tempo.

Ora troppe voci recriminano crimini e dintorni
doveroso scavare nei ricordi
dove perfino Dio è coinvolto
questa Terra, sperduta nell’infinito universo
dove la bellezza nell’aurora è diffusa in ogni alba
mentre il fragore dell’essere nell’anima rimbomba
silente è il pianto, vere nere lacrime sulla terra cadono.

Non è un trionfo, tutti da Eva sono nati
l’ombra è il regno del celato
mentre il sogno è la luce della speranza
dove non ci saranno nuovi giorni bui
e nuovi sepolcri colmi di corpi da Caino uccisi.

Questa e la terra dai nostri avi benedetta
nessuno può negare questo, ora sento solo sofferenza
siamo o no l’immagine di Dio?

Il resto non conta, chi approfitta del libero arbitrio
alla fine dei suoi giorni all’offeso darà ragione
l’attimo del riscatto gli sarà negato
confusa la sua voce tra i suoi simili
relegata in una tomba buia senza nome
coperta da pesante lastra di marmo
dove nessuno lascerà un fiore ne pietra a ricordo.

Bruno Gasparri


Mi sono perso nella notte

 
Mi sono perso nella notte
semplicemente in un pensiero
di un nuovo risveglio
nell’emozione delle tue labbra
mentre mi baci.

Ho accarezzato il sogno
scorre lentamente
in momenti incontenibili
animati dal tuo profumo.

Cercami, amore mio,
in questo silenzio
prendimi la mano
rinnova attimi sussurrati
l’odore della tua eccitazione
inebria, non ha limite
nell’ombra vive di te.

Non lasciarmi
mie debolezze mi chiamano
un domani di fantasia
diluito in infiniti inutili attimi
d’epidermide incompleti amplessi.

Ti voglio stringere tra le braccia
per non perdere nemmeno
un solo attimo del tuo amore

Bruno Gasparri


La voce dal cielo.

 
La voce dal cielo.

Il tuo profumo aleggia in questa mia stanza
sei lontana, mi manchi
strana brezza serale porta l’ombra
parallelo preludio a notte solitaria.

La, nell’eterno buio, compare la mia stella
il tempo l’ha ibernata nell’universo
il suo luccichio m’attrae, silente amica
a lei da sempre confido i miei sogni
mi assiste dal cielo, guida sicura alla meta.

Ora so, non è nella sua luce la pace che vorrei
troppo pesante l’abbandono
solo nascondermi nel buio
altre luci ammiccanti, illusioni d’amore
frammenti riflessi in un agitato di notte blu
di preciso manifesta solo il minuto celato
l’ora dei silenzi che produce solo dolore
l’ansia del divenire è come un dono improvviso
cambiano i momenti raccontati in poesia
era solo un’instante fa, un ieri fulgido d’amore.

Ora alla stella ho gridato “ti amo “
attendo paziente l’eco della voce che viene dal cielo.

Bruno Gasparri


PER TE UNA ROSA

 
PER TE UNA ROSA

Al rintocco di ogni nuova stagione
ricordami di indossare l’abito adatto
il cuore è stanco di scandire vuoti minuti
ogni ardore affido al vento
mentre il cielo piange iridescenti gocce.
Cosa resterà di me in questo mondo?
già l’anima cavalca l’onda
silente spumeggia nel buio mare
forse un gesto o solo vuote parole
ugualmente le voglio dipingere
arricchite con versi e strofe
colmi di sfavillanti metafore e d’amore.

Di profumata aurora intensi ricordi
tutto sembra solo un sogno
immerso in un intimo attimo
gelosamente avvolgo il piacere della bellezza
a volte parole volano alte
poi si perdono nel silenzio che ammalia.

Ma ora ci sei Tu
leggiadra consapevole nell'appartenenza
con gioia offri la tua mano
trasformando autunni stanchi e freddi inverni
in fiorite primavere preludio di calda estate.

Nuovo ardito è il vivere con te
respirando intensi nuovi profumi
il sorriso e la tua voce
diluiscono regole e destino
semplicemente, in questo collegiato mattino
sussurrarti:” buon giorno amore “
per te questa rosa.

Bruno Gasparri




Dove é nato il sole



Dove è nato il sole

Non è svanito, diluito nel tempo, il ricordo
nitido compone il vivere nell’essere
l’interesse affidato al blu orizzonte
il chiedere all’uomo il profumo del suo riflesso.
Temprato spirito espanso nell’universo
l’incanto e armonia di questi miei versi
sia diffusa come profezia tra gli uomini.

Allora il mio pensiero alleggerà sull’ombra
solo allora vestirò i giorni d’invisibili sospiri
l’assenza sprofonda nell’agonia del sogno.

Respirando l’eterno nel manto stellate
sussurri di vita travolti da libertà occulte
in notti e notti avare d’eco e speranza.
Percorrerò a ritroso, sulle spalle del tempo
avvolto dalla solitudine e abissi oscuri
abbracciando l’attimo la dove nasce il sole.

Bruno Gasparri




Accamto a Te


Accanto a Te

In questa mia stanza dove il buio accarezza il silenzio
incantato dai tuoi respiri, fluttuo tra le pieghe del tempo
lentamente mi stendo accanto a Te
attento a non alterare l'incanto
m'inebrio del profumo che alleggia dal manto
mentre il battito del cuore accompagna il tuo.

Furtiva, dall'anta socchiusa, brilla la stella
ricordandomi che sotto lo stesso cielo ho respirato l'eterno
nel fragore di dirompenti passion
nell'inutile ricerca del perché dell'amore.

Ora nello stesso silenzio t'accarezzo
l'onda del mio mare dolcemente ti avvolge
ricamo l'aria in un sospiro, notte
in ansimanti attimi ho annullato i tuoi vuoti
ora che il tempo non ha più valore
accanto a Lei, cerco il sogno, dove il tutto è un fulgido domani.

Bruno Gasparri


martedì, settembre 01, 2015

Briciole d'amore

Briciole d’amore
Scorrono le mie ore
disperse nel mutabile tempo
assopite tra le ceneri faville
dell’indomito fuoco d’essere.
L’incanto di questa notte
avvolge la Terra che dorme
celato dal buio dissacrato paradiso
brivido! L’eterno avanza, il divenire
prigioniero nel rintocco d’ora
evapora nell’imponderabile destino.
L’universo mi fa da scialle
ricordi solo polvere
bianchi tornelli soffiati lontano dal vento
ammaglianti spazi vuoti d’insonne notte
ombra, il tuo riflesso mi ricorda di vivere
pellegrinando nel folle fragore della solitudine
passi incerti, orme sulla sabbia 
cancellate dal lento riflusso dell’onda.
Mentre a est rischiara il cielo
attendo primo sole riscaldi le spalle
da troppo tempo ricurve su tramonti
mentre la notte ammicca nella malinconia
la nuova giornata s’allunga
timidamente sbadiglia giocando
con ribelli briciole d’amore.
Bruno Gasparri

mercoledì, agosto 26, 2015

Un tempo

 Un Tempo

Un tempo l’orizzonte era meta
ora per nascondermi ad indiscreti sguardi
d’inutili parole virgole e punti
come polvere in sospensione e silente pianto
nel nulla disperde ogni aspirazione.
Intensi ricordi d’aurora dipinti
l’abbraccio all’albero è un gesto
di preciso l’ora nell’intimo vira
scandito il minuto nel grigio celato
silenzi come doni tutto si traduce in amore.

Non so! Forse era solo un’istante fa
momenti da raccontare in poesia
colori da dipingere su tela pregiata
si! Lasciarti nel quotidiano mio
è solo inderogabile passaggio d’essere
ma prima che il mio sole arrossisca al tramonto
ti voglio stringere a me e dirti:
"Ti Amo."
Bruno Gasparri


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