ETERNITYGATE

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lunedì, dicembre 26, 2011

venerdì, dicembre 23, 2011

domenica, dicembre 18, 2011

venerdì, dicembre 16, 2011

Perdersi



Perdermi

Mi sono perso nella notte
semplicemente pensando
a un nuovo risveglio
nell’emozione delle tue labbra
mentre mi baci.

Ho acarezzato il sogno
scorre lentamente
momenti incontenibili
animati dal tuo profumo.

Cercami
Amore mio
in questo silenzio
prendimi la mano
rinnova attimi sussurrati
il profumo della tua eccitazione
inebria
non ha limite
nellombra vive di te.

Non lasciarmi
le mie debolezze chiamano
in un domani di fantasia
diliuto in infiniti inutili attimi
d’epidermine incompleti amplessi.

Stringimi forte a te
per non perdere nemmeno
un solo attimo del tuo Amore.

Bruno Gasparri

sabato, novembre 12, 2011

A luci spente


A luci spente

Ho bisogno di verde e silenzio
stendere un leggero velo
alla fine del giorno.

Non mi disturbano
ambigue fragili visioni
in spazio delicato
armoniche trasparenze
ne assaporo magica scena.

Sei bellissima
nel tuo ambrato colore
esalta magnetica essenza di donna
drappeggiata lenzuola ti accarezza.

Mi guardi
ondeggio in precario equilibrio
lentamente mi stendo accanto
spengo la luce.

Il buio accentua percezione di te
silenzio levigato
scivolo nel tuo spazio
sento pulsare il cuore
isola olfattiva m’inebria
leggero disegno ideogrammi sul seno
un bacio, un fremito
l’infinito mi avvolge
mentre ti stringo tra le braccia.

Bruno Gasparri

giovedì, settembre 29, 2011

Notte ai tropici

Notte ai tropici

Non vi è notte più bella non vi è cielo più bello
se non visto dall'apice del mondo.

Sono li
perso in un tempo solo sognato
seduto attonito
guardo
l'immenso universo stellato
come un manto m' avvolge
anche la luna, in questa notte
ha lasciato la luce alle stelle
disegnano mitiche figure
di tutto lo zodiaco....
la!
figure nate dall'incubo dell'uomo;
Andromeda, Aquila, Ara,
Argo Navis, Carian, Puppis,
Vela, Ariga, Bootes, Canis,
Cassiopea, Corvus, Cygnus,
Draco, Hercules, Hydra, Lepus, Lupus,.....
La!
Il navigante ha nominato per non perdere la via;
Ursa Major, Ursa Minor........

Brillano lucenti nel tempo infinito
in un palcoscenico muto da tanto splendore
il cuore batte l'attimo sfuggente
di una vita che guarda e non sa dare
mentre le stelle per sempre
saranno lì a guardare.

Bruno Gasparri

1-2-3-4- ...



Uno-due-tre-quattro
Ho molte cose da dimenticare
plo/pu plo/pu plo/pu plo/pu...
conto: 1-2-3-4... 87-88 in un solo minuto
è il mio cuore che batte.

Tremiliardi/duecentoottantatremilioni
novecentoquarantottomila/e ottocento
plo /pu plo/pu plo/pu plo/pu...
come un sordo tonfo ed eco rimbomba,
ho molte cose da dimenticare
per non sentire più il rombo del cuore.

Sto guardando tra le palme e palme
sono curve verso l'oceano
stanche di una lotta infinita
sono seduto a poca distanza
a sentire la furia dell'onda
mentre il tramonto accoglie l'ombra.

Sono stanco, non ho voglia di muovermi
non temo la sera preludio del buio
mi sembra che impolvera l'anima
il cuore trascende il ruggito del sentire
torbido tumulto traveste il tempo
dopo un attimo lo accarezza
s'immerge e va... senza più meta
se non solo la... dove c'è la stella
che di luce eterna brilla.
Bruno Gasparri

Solitudine

Bagliori

 

Bagliori
Nel pensare vago
immagine trascendono l’amore
fotogrammi impazziti mimano la vita.

Bagliori dell’attimo
come candidi petali di sbocciata rosa
s’aprono e sfaldano
colti da brezza di maggio.
D’improvviso tutto rallenta
tristezza limita il respiro
flebile alito dal petto nell’aria sfocia
resta sospeso come OOOO in attesa dell’eco.
Nostalgia ravviva il suo ricordo
se credessi nel sentimento nato dal cuore
ora, su questo foglio
scriverei il perché del nostro amore spento
ponendo fine a tanta sofferta doglia.
Bruno Gasparri


Mattino


Mattino

Il tuo sguardo d’ambra
brilla specchiandosi nel nulla
distesa in ombra rosa
tra diafane lenzuola.

Il corpo riflette luce platino
in tonalità scomposte
insolente stravaganza
di donna madreperla.

Lampi pietosi,abbaglianti
come bianchi camici
mi catturano
emergono da un sogno slabbrato
ammaliano i sensi in un tempo rovescio
nebbioso, liquefa ingoiato dal niente.

Esamino accenti di spazio
mi stringe violento
in ondeggiante precario equilibrio
cristallizza inquietanti ideogrammi
in era brinata condensata in gocce.

Parole implodono nel silenzio
muoiono nell’aria fattasi ostile
attese da un amore ossidato
svuotato dalla sua linfa poetica
restano solo scorie
abbandonate dalla risacca.

Nell’aria persiste profumo di te
mentre allunga altro fragile mattino
risvegliando sopiti motivi d’amore
estendono suadenti, catturando orizzonti
in eleganti trasparenze intriganti
perse nell’ombra della quotidianità
accentuando latenti futili visioni
d’intimità senza tempo.
Bruno Gasparri

Shandra


Shandra

Vi voglio parlare solo dell’amore
sperso nell’infinito oceano blu
rapito dall’onda che lo porta lontano.

La c’è la mia isola
immersa nell’azzurro e silenzio
l’approdo è avvolto nell’ombra
ha la forma di un sogno
dove scivolo lentamente
spalmando movimenti e disusi diari.

Solo una nuvola in cielo
muschiate rocce
delineano sabbioso sentiero
sontuose alte palme l’incoronano.

Sussurro dell’attimo è musica
di diapason, vibrante nota espande
il silenzio improvviso prelude il tuono
è lecita l’attesa del rombo dell’onda
possente s’infrange scavando anfratti
profonde cale e buie caverne
di gabbiani porti dal stridulo richiamo
risacca accarezza lunghe brune alghe
brezza leggera come mano le sfiora
porta intenso profumo m’avvolge.

Brucia il senso, parole non trovano voce
per raccontare la musica dell’acqua
gonfio il petto in un insensato respiro
nulla s’addice all’incombente buio
solo inutili ricordi, cose smisurate
qualche clamore, fievole eco di persa battaglia
mi chiedo:
sono invecchiato troppo presto?
senza il gesto o l’atto che incide
sempre in fuga da cio che appartiene
l’ansia, l’attesa della voce che spiega ogni cosa.

Non avrò più il mio tempo
attimo unico pieno di presenze
l’amico vivo solo nel ricordo
Lei che mi ha detto t’amo
la carezza della mia dolce madre.

Per questo sono tornato da “ Shandra”
per fondermi nel suo frastuono silenzio
in balia tra cielo duna e vento
poi…
…nel buio di notte  senza luna
punteggiata da mute stelle
immaginare nuova luce
sarà lecito dire: domani…
…(un giorno senza dover sempre fuggire).

Brunouk
“Shandra” è un’isola corallina sita nell’oceano Indiano In Somalia a pochi km. Dall’ equatore

Autunno

Autunno

Il vento muove rosse foglie
 un tempo carico di dolcezza
ne assaporo melodico fruscio
rilassante come chill-out music
assieme all’ombroso bosco
allieva quotidiane ferite
anima percezioni estreme
creando un mondo di semplicità
dove solo parole nitide
esprimono l’amore
avvolgendolo in un leggero velo incantato
come di involucro dono
intarsiato in colori a contrasto.

E tu, vento del nord
porti freddo preludio
in modo che l’inverno brinato non mi colga,
ora tutto mi appare definito
ordinato dal tempo nel tempo,
ugualmente s’insinua un’ansia sottile
è solo sete d’aria per sentirmi vivo,

mi siedo su una pietra sporgente
immobile galleggio
sospeso nel chiaro mattino.

l’ora sembra fermarsi virando nell’azzurro
in trasparenza
una sola nuvola nello spazio
sembra persa come in magica scena.

Mi abbandono a un ripetuto eco della mente
attendendo che il silenzio
mi desti in una nuova primavera.
Brunouk

Un giorno...


Un giorno …
Sì! Un giorno, non ricordo bene
forse c’era il sole o tempesta
sicuramente c’era il mio cuore
che imperterrito batteva scandendo il tempo.
Quel giorno, lo ricordo bene
stavo seduto a osservare la gente
meditando .
Tutta quella gente non dovrebbe più parlare
dovrebbe smettere di gesticolare, ridere, bisbigliare
o restare sotto un cielo senza riparo.
In un manto di grigiore
immerso nella folla, sono solo
guardo attraverso corpi, bocche, occhi.
La c’è una strada, marciapiedi, case
poco distante costruiscono una casa
sento i rumori
coprono il canto degli uccelli.

Tutti dovrebbero fermarsi
si vede, … la gente è stanca
mi abbandono, allungo lo sguardo
attraverso quei muri e i muri,
inizia a imbrunire e fa freddo.
Un vento gelido avanza
rotola giù dai colli
lungo i fianchi carichi di foglie morte
come anestetico soffia
nel mio io che ancora ama.
Il sentimento si lascia trasportare
senza orientamento va …
la, verso il tramonto
 dove
amore non sa dire ti amo.
Bruno Gasparri

venerdì, settembre 16, 2011

Oltre il buio


OLTRE IL BUIO

Immobile
seduto sull’orlo del nulla
guardo l’ora che passa
mentre l’ombra offusca il giorno.

La vita sfugge
nel lento girare del mondo
con l’ombra il vuoto entra
freddo compagno del tempo.

Infinito è il limite
di dove può arrivare il pensiero
si spinge oltre il buio, il nulla, oltre il tempo
per poi tornare nella luce di giorni felici.

Corro sul verde colle profumato dai gelsi
fremito di vita vicino a lei
avvolta d’amore
regina del cuore della terra
delicata, pallida come raggio di luna
evanescente è il sorriso
dolce melodia la sua voce
culla il sonno del bimbo
beato dorme sul seno dorato.

D’improvviso mi ritrovo bambino
bianco foglio dove ho scritto
l’inno infinito alla vita
fiamma da vestale nutrita
perenne luce che brilla nel buio.
Bruno Gasparri

Silenzio


Silenzio

A svegliarmi è lo scrosciare della pioggia,
sui vetri gocce
lacrime di cielo invernale
in rivoli scorrono disegnando spirali
brillano in iridescenti aloni
ondeggiano sospinte dal vento.
Mi abbandono al caldo protetto del letto
tra esangui lenzuola
raggomitolato in estrema difesa.

Irrompe il battito scomposto del cuore
respiro lento, una due tre volte,
serie infinita di lampi, abbaglianti glaciali,
in silenzio assisto l’ipnotico susseguirsi
sfocati fotogrammi
satinati dettagli a effetto ombra
scomposto pazol dai pezzi mancanti
connessione confusa di sedotto miraggio.
In contrastato persiste il tuo profumo,
sensuale percezione
avvolta nella mia debolezza,
ne assaporo dolce ricordo
risveglia sopito amore,
uno spazio suadente
dove scivolo senza difesa.
Il gelo rimargina edonistiche ferite
mentre lo scrosciare della pioggia, si fa sussurro
accompagnando il silenzio.
Brunouk


Risveglio





Risveglio

Leggera l’alba fiorisce nel cielo

come delicata corolla di profumata ninfea

si culla sullo stagno nascosto nel bosco.

Il blu della notte, all’orizzonte

stinge in un pallido azzurro

come velata veste di vergine sposa

avvolge eterea da dove traspare

promessa di dono prezioso.

Profondo silenzio culla la fine del sonno

accompagna nel limbo il sogno dorato,

fugace, dolce ricordo libero fluttua nell’aria

come bianche candide farfalle

si librano e baciano fiori d’argento.

Fresca brezza, nata dal mare

regala ai petali gocce di vita.

Improvviso spunta dal nulla

il disco infuocato del sole

tingendo di rosso sfuggenti nuvole.

Alla luce crescente

l’aria traspare come cristallo

distorcendo l’ombra delle piante del bosco

l’usignolo nascosto sul ramo più alto

alza il capo dal caldo protetto dell’ala

donando all’aurora dolci note d’amore

festante saluto ad un nuovo risveglio

su un regno coperto di fiori.



Bruno Gasparri

Potrei

 

Overture

giovedì, settembre 15, 2011

Amare



Amare

Il mio io ancora ama
del sentire ruggine rimuovo
trascendendo il ticchettio del tempo.

La vita crea tempesta
in uragano vortice tutto travolge.

Tentazione dell’attimo;
se mi lasciassi andare
come rossa foglia d’autunno
o nota che vibra nel canto
forse l’armonia del gesto
creerebbe l’incanto di una melodia
intonata al lento battito del cuore
dove da sempre nasce amore.

L’ultima foglia lenta ondeggia lieve
si lascia trasportare
danza sospinta dal vento
brezza la accarezza e accompagna
nel suo ultimo giaciglio.

Nell’attimo che spegne anche il silenzio,
sento che Amare vuol dire felicità.

Bruno Gasparri




domenica, maggio 29, 2011

sono solo un sogno


Immersa in leggera nebbia
nel silenzio levigato
lentamente le palpebre calano
sipario sul palcoscenico del cielo.
Vestita di raso fucsia a balze
lentamente fluttui nel sonno e …
Sei con me amore mio.
Tra sillabe sussurrate
accenti d’amore trasparenti
iridescenti come diamanti preziosi
rivelano tentate seduzioni.

Avverto le tue labbra
mentre le braccia mi avvolgono
stringendomi nell’isola perfetta
del tuo corpo madreperla
il tempo disegna spirali sulle tue perfezioni,
le celi con malizia assediando i sensi
mentre il tuo sguardo apre ogni mio spazio
liquefa allagando piani assolati
come mosaico disperso nel vento.
Al soffio ondeggio in precario equilibrio
ascolto la tua voce mi trasporta,
sfuma in colori, un verde pieno di vita
venato a tratti di giallo e arancio
nelle tue parole vi è il profumo dell’alba
lentamente evapora
lasciando indelebile tatuaggio d’amore.
Vorrei che non ti svegliassi
restando per sempre il tuo sogno.
Bruno Gasparri

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